Consulente di Comunicazione, con valore aggiunto.
La mia è una figura ibrida, forse rara.
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Unisco in un solo profilo pensiero strategico, creatività, tecnologia e forti capacità analitiche in tempi brevi.
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Ho competenze a T: trasversali su marketing, vendite, digitale, processi e funzioni aziendali e IT e verticali su comunicazione e creatività.
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Sono la persona giusta quando serve uno sguardo analitico con un taglio creativo ma una visione chiara per un processo di crescita e di innovazione.
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Lavoro a progetto ma coinvolta come parte del team, con una consulenza che per essere proficua deve essere continuativa e partecipata.
La mia consulenza – che spazia ampiamente a seconda dei progetti – è dedicata a chi deve risolvere un problema e ha capito che non lo può affrontare in maniera tradizionale.
Il Temporay Manager: perché?
“Nel ruolo di Temporary Manager il Chief Digital Officer gestisce i processi di trasformazione digitale all’interno delle organizzazioni aziendali e risponde all’Amministratore Delegato a partire dal forte presidio dell’ambito Vendite + Marketing [+ Comunicazione n.d.r.] definendo le giuste strategie da mettere in atto per condurre l’azienda all’utilizzo degli strumenti digitali verso l’innovazione del suo modello di business.”
Fonte Forbes.it
L’Innovation Manager: chi è?
L’Innovation Manager o Manager dell’Innovazione è una figura consulenziale che accompagna l’azienda in uno specifico cambiamento. Ogni Innovation Manager ha un suo segmento d’azione, una sua tecnica o tecnologia, che applica in un percorso di accompagnamento medio lungo (almeno 12 mesi). Spesso questa figura beneficia o permette all’azienda in cui è inserita di beneficiare di finanziamenti legati a dei voucher specifici (vedi quello del 2023 ad esempio). Io faccio parte del team di Innovation Manager di EasyIT.
Per sapere chi sono, ascolta👂🏻. Soprattutto fra le righe.
Un professionista è una persona. Una persona è la sua storia. Questa è la mia.
La formazione: sono cresciuta lavorando, in un attività di famiglia. Poi ho scelto l’università e una volta laureata spinta dalla mia fame di curiosità, sono planata nel dipartimento multimedia dei Musei di Francia, per rientrare qualche anno dopo in Italia diventando Copywriter a Milano e Roma. Era il ventesimo secolo e io avevo avuto la fortuna di poter guardare oltre.
I cambiamenti : sono rientrata nel ventunesimo secolo, con nuove abilità ed esperienze preziosissime, e ho trovato un mondo bisognoso di trasformazione e crescita in cambiamento (tecnologico ed economico) con fasi di floridità e recessione ma anche in pieno passaggio generazionale e di mentalità.
L’azienda in prima persona: Comunicazione e Digital sono solo tasselli di un’esperienza più complessa. L’azienda è un progetto in continua evoluzione che insegna a crescere con dinamiche sempre diverse, ad adattarsi a richieste che cambiano o a persone che determinano andamenti nuovi. E a sopportare fatiche di un progetto che deve andare avanti, con responsabilità.
Quello che credevo fosse una zavorra piena di cose inutili, nel tempo si è invece un bagaglio pieno, ricco di quello sguardo che vede le cose da fuori ma le ha vissute da dentro. Questo è essere multipotenziale. Ma per capire il valore di questo percorso si deve cambiare. Anche idea di se stessi.
Perché la trasformazione non è solo digitale.
La mia consulenza? Ecco qualche dettaglio sul mio approccio.
I pilastri del mio metodo sono 4: Brand, Digital Marketing, Sales (processo di vendita) e infrastruttura (IT). Il mio modo di essere consulente strategico è un modo di fare comunicazione semplicemente diverso. E tutto sperimentato in prima persona.
Il mio lavoro: detto me.
Parlo il linguaggio dell’azienda.
Ho un percorso di vita aziendale e conosco le dinamiche e le problematiche quotidiane delle PMI (anche dal lato proprietà) ma ho anche una competenza di agenzia di Comunicazione che le PMI potrebbero non avere internamente, soprattutto nella stessa figura. Grazie a queste esperienze e alla continua formazione digitale, rappresento una risorsa rara per un’azienda che deve gestire sempre più aspetti nella sua trasformazione digitale e non ha ancora gli strumenti per gestire internamente le sue risorse o per dialogare adeguatamente con i fornitori esterni. La comunicazione è importante.
Analizzo il posizionamento dell’azienda.
Mi occupo di imprese che hanno una storia e che negli anni hanno realizzato una serie di azioni sia analogiche che digitali, diversificate e stratificate fra loro (dal logo al web passando dai sistemi IT fino ai processi di vendita). Leggo la loro storia attraverso la comunicazione, i prodotti, i processi e l’organizzazione interna. Le aiuto a beneficiare di un’analisi che raccoglie il potenziale delle azioni già realizzate o in nuce, e lo trasforma in un vero potenziale digitale finalizzato al consolidamento della reputazione del suo brand e all’aumento del parco clienti e delle vendite.
Offro una consulenza strategica.
La gestione del progetto di digitalizzazione affidato a una figura esterna non ha il costo di un’assunzione, ma al contrario è una spesa detraibile e rappresenta l’avvio di un processo ordinato e coordinato che recupera le risorse interne e i potenziali dell’azienda stessa. Il mio intervento è finalizzato ad accompagnare l’azienda in un cambio di mentalità. Questa collaborazione fra di noi può impedire di complicare ulteriormente una situazione già complessa e di investire in azioni e sistemi non realmente necessari, focalizzandosi su ciò che serve grazie a una giusta strategia e a un processo di test a basso costo.
Consegno le chiavi e il know-how.
È necessario avere uno strumento: un report e una todolist avviano i primi processi necessari e per rendere il processo di trasformazione digitale intrinseco all’azienda, coinvolgendo diverse funzioni. Se necessario, attivo le risorse interne individuando i canali per la loro formazione, imposto il loro coordinamento con le risorse esterne e se non ci sono richiedo la ricerca di nuove figure. L’obbiettivo è creare un team digitale che una volta arrivato a regime siglerà la conclusione di una prima fase di transizione che potrà avviare l’azienda verso il suo nuovo modello di business.